Cos’è la Psoriasi?
La Psoriasi è una patologia che interessa primariamente la pelle ed è molto diffusa sia nei bambini che negli adulti, in alcuni casi la sua gravità può compromettere la qualità di vita di chi ne è affetto, anche se, più in generale, l’aspetto estetico che la caratterizza ha un impatto altamente negativo sui pazienti, provocando difficoltà nelle relazioni sociali, depressione e scarsa accettazione della propria immagine.
Quali sono le manifestazioni ed i sintomi della Psoriasi?
La forma di gran lunga più diffusa è la Psoriasi volgare, anche detta Psoriasi cronica a placche, le lesioni sono molto variabili sia per dimensioni che per aspetto, talvolta appena visibili ed in altri casi marcatamente delineate con ispessimenti cutanei, le aree tipicamente interessate sono i gomiti, le ginocchia, il cuoio capelluto e la regione lombo-sacrale. Sembra interessare circa 1.800.000 italiani ma, l’effettiva incidenza della malattia, è sottostimata, questo perché talvolta la diagnosi è incerta e nelle forme più lievi i soggetti scelgono di non fare terapia di alcun tipo.
Le manifestazioni della Psoriasi hanno un andamento essenzialmente cronico, sebbene si alternino a fasi di remissione più o meno lunga, per lo più le terapie non sono risolutive. Il rischio di sviluppare questa condizione è più elevato per chi vive in città e in chi è soggetto ad intensi o ripetuti eventi stressanti. E’ anche per questo che i soggetti affetti da Psoriasi, per un’efficace riscontro terapeutico, dovrebbero ricevere un supporto medico, psicologico ed un counseling nutrizionale dedicato.
Nella Psoriasi come in molte malattie autoimmuni c’è un documentato aumento della permeabilità intestinale, una condizione che crea un deterioramento ed una perdita della compattezza della barriera intestinale, le giunzioni tra una cellula e l’altra si allentano creando un varco a molecole che, immesse nel circolo ematico possono provocare infiammazione sistemica, intolleranze alimentari, malassorbimento e malattie autoimmuni in genere.
Anche la funzionalità epatica può avere un ruolo decisivo nello sviluppo della Psoriasi, pertanto sarà opportuno indagare con adeguate analisi cliniche lo stato di salute del fegato.
I dati riportati in letteratura indicano nell’obesità e nell’aumento di peso i 2 maggiori fattori di rischio per lo sviluppo della Psoriasi, di contro, una perdita di peso può in alcuni di questi soggetti determinare la remissione della patologia o, comunque, un significativo miglioramento.
Esiste una corrispondenza diretta tra Psoriasi e Celiachia?
Esiste poi una correlazione tra celiachia e Psoriasi, entrambe patologie autoimmuni, infatti i soggetti affetti da Psoriasi corrono un rischio maggiore di sviluppare celiachia. Vi è una diretta corrispondenza tra la gravità delle manifestazioni Psoriasiche e la positività ai test per la celiachia. Esistono, comunque, altri importanti nessi di collegamento tra la Psoriasi ed il diabete, il Morbo di Crohn e la candidosi.
Conoscendo, almeno in parte, le cause che innescano e sostengono la malattia, si può pianificare un trattamento che non sia di sola soppressione del sistema immunitario o dei sintomi, ma che agisca anche rimodulando i processi immunitari che la provocano.
Riconoscendo che la Psoriasi è una patologia infiammatoria autoimmune, la flogosi che viene contrastata con ogni mezzo, non è che il tentativo estremo che il sistema immunitario mette in atto per liberarsi da tossine e da molecole ritenute dannose.Un intervento efficace dovrebbe ridurre gli stimoli immunogeni (ovvero tutti quei fattori che agiscono da attivatori del sistema immunitario) ed equilibrare la risposta infiammatoria.
Nei soggetti che presentano una predisposizione genetica, tra i fattori immunogeni che assumono rilievo figurano, oltre allo stress, i farmaci, il consumo di alcolici, le infezioni ed il fumo, anche le scelte dietetiche sbilanciate e scorrette ai fini della guarigione.
Può un’alimentazione consigliata migliorare la gestione della malattia?
Un trattamento efficace ed integrato dovrebbe prevedere, oltre all’impiego di terapie mediche, anche un protocollo nutrizionale personalizzato ed una specifica integrazione (gli integratori non si equivalgono tra loro ma vanno selezionati per criteri qualitativi che ne assicurino la massima assimilazione). Il trattamento dietetico è strutturato all’interno di un vero e proprio percorso “formativo” che consenta al paziente di acquisire le competenze necessarie per operare consapevolmente le scelte alimentari più idonee alla gestione della malattia ed essere così egli stesso artefice di un significativo miglioramento.